venerdì 13 novembre 2009
Autunno sul Rilke
domenica 8 novembre 2009
Bricole e boette
acrilico su tela - 60*60 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
venerdì 30 ottobre 2009
Cul de Nave
carboncino colorato su carta
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venerdì 16 ottobre 2009
Barcolana 2009
Autumn Cup, familiarly known as "barcolana" is the most crowded regatta in the Mediterranean Sea. This year it celebrates its 41st edition with more than 1800 boats. It was a gorgeous day, windy but not too much and which gave everybody fun and excitement.
Io, al solito, ne ho approfittato per lavorare un pò "en plein ar" su un soggetto non disponibile tutti i giorni.
As usual I took the opportunity for some "en plein air" work on subject that is not there everyday to be painted.
"Barcolana 2009"
Pastelli ad olio su carta. 30*40 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
venerdì 18 settembre 2009
Ancora saline
Sečovlje saltpans are always a great source of inspiration...
More here:
http://cristina-marsi.blogspot.com/2009/05/saline.html
"De là" - 2009
acrilico su tela - 40*60 cm
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martedì 8 settembre 2009
giovedì 23 luglio 2009
Il Regno dei Fanes - Capitolo IV
Il mattino del giorno fatidico Dolasilla si svegliò più allegra del solito: aveva sognato che Ey de Net era ritornato da lei e che il loro amore stava per coronarsi. Ma quando si apprestò ad indossare la sua armatura, scoperse con orrore che il pelo aveva assunto un colore rosso sangue!La principessa non aveva però altra scelta. Indossò l'armatura, la nascose sotto il mantello e si avviò verso il campo di battaglia.
But the day of the battle as Dolasilla woke up after having dreamt that Ey de Net was back to her, she discovered that her armour had turned red!The Princess had no other choice but to hide it under her cloak and to go to battle.
Tempera su carta - 30*42 cm
Copyright: ©Cristina Marsi. All rights reserved!
Lungo la strada incontrò dodici bambini vestiti di stracci che attorniarono la cavalcatura della principessa, pregandola insistentemente affinché donasse loro qualcosa... Tanto pregarono che Dolasilla cedette e diede a ciascuno una delle sue frecce d'argento. Ma non appena un bambino riceveva una freccia, la afferrava avidamente e scompariva nel nulla... Dolasilla stava ancora meditando su questo strano evento quando la battaglia ebbe inizio.
On her way towards the battlefield however, she met 12 children and so they begged her, that she was forced to give each of them one of her magical arrows. As each childer grabbed the arrow he disappeared... Dolasilla was still wondering on this strange event when the fight began.
acquarello su carta, 24*30 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
At the head of her army the warrior princess still managed to push the enemy back, until a gust of wind blew her cloak off! The red armour shined in the sun and offered a good target to Spina de Mul. The wizard shot the arrows he had stolen from the Princess (the children were infact nothing else than evil servants he had so disguised) towards Dolasilla's breast.The princess fell and the Fanes army scattered in fright... the King was also killed as he was trying to find refuge among the Eagles.
Troppo tardi giunse Ey de Net, la battaglia era ormai finita. Il giovane non poté far altro che seppellire il corpo dell'amata e giurare che non l'avrebbe lasciata mai più e che ne avrebbe protetto la tomba per l'eternità.Fece poi avere un messaggio alle Marmotte: era tempo che Lujanta prendesse il suo posto di sovrana di quanto rimaneva del popolo dei Fanes.Ma adesso la Rajeta era di nuovo nelle mani dello stregone e con essa i Fanes avevano perduto regno e potenza. A Lujanta non rimaneva che che guidarli al sicuro in un posto nascosto, quello che lei stessa meglio conosceva...
Too late arrived Ey de Net, when everything was already over. He could do nothing else then bury his beloved's body and swear never to leave her again and to protect her for the eternity.He also sent a message to the Marmots: Lujanta was to take her place as the leader of the remains of the Fanes people. But since the Rajeta was again in the Wizard's hands, the Fanes had lost their power and their realm. Lujanta guided them in a more hidden area, the one she knew best...
...Durante una notte senza luna improvvisamente ai piedi del Sass dla Porta si vide spalancarsi una profonda cavità. Vi penetrò una dolente processione di creature affrante, che poi scomparve nelle viscere del monte. Quando l'ultimo dei Fanes fu entrato, la roccia si richiuse di nuovo ermeticamente, così all'improvviso come si era aperta. Nel suo buio ma sicuro nascondiglio, Lujanta sta ancora aspettando insieme al suo popolo fino a quando non sorgerà il giorno in cui la Rajeta brillerà di nuovo sulla fronte di una principessa dei Fanes...
... In a moonless night in the Sass dla Porta a cavern suddenly opened and a sad procession of weary people was seen disappearing into the dark hole, that closed again after the last Fanes had entered. In this dark but safe hideout Lujanta is still waiting with her people, until the day comes, in which the Rajeta will shine again on the head of a Fanes Princess...
Il Regno dei Fanes - Capitolo III
Il giorno prima della battaglia Dolasilla, col cuore pieno di cattivi presagi, sedeva sulle sponde del Lago Verde. Ey de Net le mancava molto ed era stanca e scoraggiata... ancora una volta sangue innocente sarebbe stato versato.
The day before the battle Dolasilla was sitting on the bank of the Green Lake, her heart full of sorrow... she missed Ey de Net and was unwilling to fight.
Improvvisamente una figura emerse dalla nebbia che ricopriva il lago: era un'Anguana, l'anziana e saggia creatura, che vegliava sulle sue acque.
Suddenly from the mist over the lake a figure emerged: it was an Anguana, an old wise woman who lives near the water.
Dolasilla opened her heart to her and the woman comforted the princess by assuring her that Ey the net was alraedy on his way back to the Fanes valley. The Anguana also gave Dolasilla a magic powder telling her to strew it on the water surface.As Dolasilla obeyed magic silver reeds grew on the lake's bank. The Anguana told her to pick them and to have them forged into arrows: with these arrow the princess would have been able to destroy the evil wizard.
E così fu fatto e tutto venne apprestato per l'imminente battaglia...
And so it was done and everything was ready for the battle...
Il Regno dei Fanes - Capitolo II
The Rajeta.
Il re, ancora deluso per non aver avuto un figlio maschio, ordinò che la piccola Dolasilla venisse allevata da guerriera. Ed ella crebbe ammirata per la sua bellezza e temuta per il suo valore.
The little Dolasilla grew up like a warrior princess. Men feared her for her strenght and admired her for her beauty.
Un giorno, ci fu una battaglia tra i Fanes ed i Duranni. Il principe di questi, un giovane di nome Ey de Net, aveva appena vinto allo stregone Spina de Mul il suo tesoro più prezioso, la pietra Rajeta. Quando il giovane vide la principessa alla testa dell'esercito nemico, fu così colpito dalla sua bellezza che rinunciò alla battaglia e le si sottomise, offrendole come pegno il suo scudo e la pietra.La Rajeta venne incastonata nella corona di Dolasilla ed Ey de Net, per restare sempre vicino alla bella principessa, accettò di diventarne lo scudiero. Il suo scudo infatti era così pesante che nessuno tra i Fanes era in grado di sollevarlo.
Once, during a battle against the Duranns, their prince Ey de Net was so hit by the Princess' beauty that he refused to fight further and submitted to her by offering her his shield and the Rajeta, a precious gem he had recently won from the evil wizard Spina de Mul. The Rajeta was encastoned in Dolasilla's circlet and Ey de Net, in order to remain always near his princess, and to protect her, became Dolasilla's squire. The shield was infact so heavy no one but him could lift it.
Tempera su carta. 30*42 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Protetti dallo stesso scudo battaglia dopo battaglia -l'ambizioso re infatti trovava un'occasione dopo l'altra per espandere i suoi confini- tra i due giovani nacque un sentimento di amore. Ma con l'amore Dolasilla cominciò a provare nausea per la lotta ed il sangue... tutto ciò che desiderava era vivere in pace col suo principe ed averne dei figli. Questo progetto tuttavia non piacque al re, che non voleva perdere il suo miglior guerriero. Con l'inganno riuscì ad allontanare Ey de Net dalla reggia inviandolo in un paese lontano per un'inutile missione.
As time passed love grew between the two youngs and with love Dolasilla started to feel dislike for weapons and battlefields and an urge to settle down...But her father, the King, didn't want to lose his mightiest warrior for such a stupid thing like love and managed to send Ey de Net to a far away country.
"Ey de Net contempla la Rajeta" - 2008
tempera su carta. 30*42 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Poi, per riconquistare Dolasilla alla sua passione per le armi il re chiese ai nani di forgiarle una nuova armatura. Questa era coperta di bianco pelo di marmotta e rendeva la principessa invulnerabile quando la indossava. Ma dal momento che per la sua creazione era stato richiesto il sacrificio di una marmotta, l'armatura possedeva una maledizione: quando il pelo si fosse tinto di rosso, Dolasilla avrebbe dovuto tenersi lontana dai campi di battaglia, altrimenti avrebbe perso la vita!
To win back Dolasilla's interest for war he asked the dwarves to build her a new armour. It was covered with white marmot fur and when wearing it the Princess was almost invulnerable.But since a marmot had been killed for it, the armour was cursed: if the fur had turned red Dolasilla was not to fight, since that would have meant her death!
"Sarò la tua difesa" - 2009
tempera su carta. 30*42 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Dolasilla era triste per l'assenza di Ey de Net, ma era una figlia obbediente. Si sottomise al volere del padre e riprese il suo posto alla testa dell' esercito. Col tempo i Fanes divennero un popolo potente e temuto, ed il re riuscì ad annettersi tutti i territori confinanti... finché un giorno giunse la notizia che Spina de Mul, il quale non aveva dimenticato dove si trovava il suo tesoro, era in procinto di muover loro guerra...
Dolasilla was very sad for the departure of Ey de Net, still, since she was a loyal doughter, she submitted to her father's will and took back her place as a leader of her people's army.As time passed the Fanes became mightier and mightier and had managed to submit almost all their neighbours, when one day news came that Spina de Mul, who hadn't forgotten where the Rajeta was, had collected a new army and was moving towards their border...
Il regno dei Fanes - Capitolo I
The Treaty
C'era una volta, in una valle nascosta tra i monti pallidi, un popolo noto come Fanes. Vi si erano insediati molti secoli addietro, per sfuggire ai loro nemici e per lungo tempo erano riusciti a vivere in pace, allevando greggi e coltivando orzo e frumento. Un trattato col popolo delle Marmotte. ad essi confinante, assicurava stabilità ai loro confini,ma c'era una condizione: se nella famiglia reale fossero nati due gemelli, uno di essi sarebbe stato inviato agli alleati, come pegno di fiducia, per venire educato secondo i loro usi e costumi.
Once upon a time, in a hidden valley among the Pale Mountains dwelt a people called Fanes. They had hidden there many centuries before, to escape from their enemies and for a long time they had managed to live peacefully, attending their flocks and growing barley and wheat. A treaty with the neighbouring people of the Marmots assured stability to their borders, but there was a condition: whenever in the royal family two twins should be born, one was to be sent to the allies, to be brought up according to their lifestyle...
Tempera su carta - 30*42 cm
And one day the queen gave birth to two beautiful girls. Although they were twins, they could have never been more different. One of the twins was blond, lively and shining like the sun and was called Dolasilla. The other was pale and quiet like the moon and was called Lujanta. The king was not very happy: he would have preferred two boys, to bring them up like warriors, since he was a mighty king, with great ambitions and the peaceful life in the hidden valley didn't suit him... The king didn't belong to the Fanes people, he had just married the queen, and didn't know about the ancient treaty... had he known however, he would have laughed, since he despised the peaceful and sleepy Marmots.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Così il re, nella sua smisurata ambizione, aveva concluso, all'insaputa della regina, un simile trattato col fiero popolo delle Aquile, con le stesse condizioni... Ed una notte, mentre la regina dormiva, il re mandò un servitore sulla cima del Sass dla Porta, la più alta montagna del regno. Il servitore aveva con sè le gemelline, tutte avvolte nelle coperte, affinché non prendessero freddo sulla gelida cima spazzata dai venti. Il servo offrì le bimbe al re delle Aquile affinché questi potesse scegliere quella che più gli piaceva. Ma quando il servo tornò al castello con la piccola Dolasilla, la regina, anziché disperarsi, fu sopraffatta dalla gioia. Lujanta infatti era già stata segretamente inviata presso il popolo delle Marmotte e la creaturina che il re delle Aquile aveva preso per sé non era altri che un cucciolo di marmotta. Il trattato con le Aquile era dunque infranto ed anche le Marmotte, seppure mantenendosi fedeli alla regina, rifiutarono di avere altro a che fare con lo sleale re e si ritirarono nei loro tunnel segreti... Per il popolo dei Fanes stava per iniziare un lungo periodo di guerre e distruzione...
So the ambitious king made his own treaty with the fiery Eagles, under similar conditions... And one night, as the queen was sleeping, he sent one of his squires with the twins all wrapped in blankets to the top of the Sass dla Porta, the mountain overhanging his realm, so that the Eagle king could choose the twin he wanted. When the squire came back to the castle with the little Dolasilla, the queen was overwhelmed by joy. Lujanta, in fact, had already been secretly sent to the Marmots and the little creature the eagle had taken away with him was a marmot cub. But the treaty with the Eagles was broken, and also the Marmots, still faithful to the queen, refused to have anything to do with the unloyal king and retreated in their hidden tunnels... For the Fanes people a long period of war and destruction was to begin...
matite colorate su carta. 30*40 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Il Regno dei Fanes - Introduzione
The realm of Fanes is a Dolomites saga. The most famous version is the one colleted By C. F. Wolff in his book "The pale mountains". The legend of Moltina, the first Fanes queen, can be considered chapter zero in this saga.
matite colorate su carta- 30*20 cm.
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Le Dolomiti sono conosciute col nome di "monti pallidi" per il loro colore argenteo che tuttavia all'alba ed al tramonto assume le più incredibili tonalità di rosa ed arancione. Ma c'è un monte, la Croda Rossa che mantiene la sua colorazione rossastra per tutto l'arco della giornata. Un geologo probabilmente spiegherebbe che ciò è dovuto alla concentrazione di ossidi di ferro nelle sue rocce, ma la leggenda è molto più poetica...
The Dolomites are known as "pale Mountains" because of their silvery color that however turns into the most incredible shades of pink, red and purple at sunrise and sunset. But there is one of them, the "Croda rossa" (Rotwand in German, both meaning red wall/mountain) that mantains her red color all the time. This is the legend of this mountain.
C'era una volta una vecchia Anguana che dimorava presso ad una sorgente ai piedi della Croda Rossa. Tra le sue molte antiche conoscenze c'era anche il linguaggio delle marmotte. Un giorno giunse alla sua capanna una donna di nome Molta, che portava una neonata. Sfinita per il viaggio la donna riuscì a malapena ad affidare sua figlia alla vecchia anguana prima di morire. L'anguana chiamò la bimba Moltina e la allevò amorevolmente. Lontano dagli uomini, Moltina crebbe in compagnia delle marmotte, ne imparò il linguaggio e talvolta riusciva a trasformarsi in marmotta lei stessa.
Once upon a time there lived, at the feet of the Croda (not yet Rossa) an old Anguana (wise woman dwelling near the water) who was able to talk with marmots. One day a woman called Molta arrived to her with her baby daughter. The woman was so tired for the travel that she hardly managed to entrust the baby to the anguana before she died. So the anguana called the girl Moltina and brought her up in her mountain dwelling, afar from human beings. Moltina grew with marmots, she learned their language and sometimes she was even able to turn into one of these creatures herself.
Un giorno giunse in quei luoghi un principe di un popolo lontano, smarritosi durante una battuta di caccia. Alla vista della fanciulla se ne innamorò immediatamente, ricambiato con entusiasmo dalla giovane. Per un po' i due vissero beati nel loso paradiso fuori dal mondo, ma poi, preso da nostalgia, il principe volle far ritorno al suo regno e portò con sè Moltina come sua sposa e regina.
One day there arrived a prince from a far away land who had got lost while hunting. He met Moltina an the two of them fell in love. After living for a while with her, the prince wanted to go back to his realm, bringing Moltina with him as his wife and queen.
Tuttavia la vita a palazzo reale non si confaceva a Moltina che diventava sempre più triste. Rimaneva soltanto per amore del suo principe.Tuttavia la vita a palazzo reale non si confaceva a Moltina che diventava sempre più triste. Rimaneva soltanto per amore del suo principe.
But the life in the royal palace didn't suit Moltina who became sadder as days went on. However she stayed, for the love of her prince.
Ma un giorno ci fu un reale convegno tra i regnanti del vicinato. Mentre gl uomini discutevano di affari di stato, le regine si annoiavano ed una di esse propose che per passare il tempo ciascuna raccontasse le proprie origini e le gesta dei propri antenati. Moltina si vergognò di raccontare della propria incerta origine e dell'infanzia trascorsa con le marmotte e, arrossendo violentemente, fuggì via, verso le sue montagne, dove le marmotte giocavano nei prati fioriti. Il legame con i monti era tanto forte che questi ne condivisero la vergogna e la Croda assunse il colore con il quale è nota oggi.
But one day there was a royal gathering. Kings and queens from all the neighborhoos met and while the kings were discussing royal affairs, the queens got bored. One of them so suggested each of them should reveal her origin and her ancestors. Moltina felt very ashamed, because she had no ancestors, and her origin was as far as she knew, nothing more than a marmot hole, so blushing violently she run away from the royal palace, back to her old land were marmots played in the mountain meadows. And the Croda shared Moltina's shame and blushed vividly.
Qualche tempo dopo il principe arrivò a cercare la sua sposa. Aveva compreso il suo errore e, per amore di lei, accettò di condividerne l'esistenza in quei luoghi solitari. Così i due giovani vissero felici e contenti, ma la loro montagna continua ad arrossire...
Some time later there arrived the prince. He had understood everything and for the love of his wife he accepted to live with her in the mountains. So they lived happily, but the mountain is still blushing...
"La Croda Rossa" - 2007
matite acquarellabili su carta. 30*40 cm
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
mercoledì 17 giugno 2009
Dizionario degli Artisti
Ieri, 16 giugno, è stato presentato, presso il Caffé San Marco il "Dizionario degli Artisti di Trieste, dell'Isontino, dell'Istria e della Dalmazia" ed. 2009, ad opera di Claudio H. Martelli.
Yesterday, June 16th, at Caffé San Marco the book "Dictionary of the Artists of Trieste, Isontino, Istria and Dalmatia" by Claudio H. Martelli was first introduced to the public.
mercoledì 27 maggio 2009
Nanos: el monte de casa.
Mount Nanos is considered in Triest and Gorizia our backyard mountain, being quick to reach but already offering an alpine environment.
Per me è stata una scoperta, l'avevo sempre affrontato dal versante sud, caldo e soleggiato tanto da rendere la salita una faticaccia anche in pieno inverno, figuriamoci durante la botta di calore che ci ha colpito fuori stagione...
For me it has been a discovery, since I was used to its southwards exposed paths, hot and sunny even in middle winter and simply unthreadable during recent heat wave...
Desiderosa di frescura tuttavia, e complici una carta appena acquistata ed una guida presa nella locale biblioteca, ho scoperto che è possibile raggiungere, se non la cima, almeno l'altipiano in macchina. La vecchia strada militare che sale da Podnanos è tuttavia bloccata da un divieto di transito non so quanto temporaneo, quindi dopo alcuni cambiamenti di programma in corso d'opera, mi sono trovata, quasi per caso, sulla strada che sale da Vipava alla fattoria Abram.
Percorso delizioso, che raccomando soprattutto ai ciclisti, ed incantevole meta, a quota 900, perfetta come punto di partenza per ulteriori escursioni...
Looking for fresh mountain air however, and with the complicity of a map and a travel book, i found out you can reach the plateau by car. The old military road from Podnanos is however (temporally?) blocked, so after a few fine course adjustments i found myself on the road that from Vipava reaches Abram's Farm, in the middle of the plateau. It is a delicious road, perfect for bikers, and Abram's Farm (at 900 m above sea level) is a perfect start for further explorations...
"Fattoria Abram" - 2009
Pastelli ad olio su carta. 30* 40 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
giovedì 21 maggio 2009
Rio dei Gamberi
In poco più di due chilometri tuttavia percorre un territorio di una bellezza unica, ricco di meraviglie naturali, di cui il grande ponte naturale è forse la più fotografata...
Naturalmente la sottoscritta appena può preferisce l'arte alla tecnologia, anche perché un quadro "en plain air" offre maggiori opportunità di godere della bellezza del posto che non un rapido scatto ;)
Not far from Postojna lies the Natural park Rakov Skocjan, where the Rak brook briefly appears on the earth surface before continuing its underground course towards the river Pivka.
The 2km long valley however is a place of enchanting beauty, rich of natural jewels, among which the Great Natural Bridge (Veliki Naravni Most) is maybe the most photographed.
But a plein air artwork offers a greater opportunity to enjoy the beauty of the spot than a quick camera shot, so your faithful has preferred her oil pastels to her camera...
mercoledì 13 maggio 2009
Saline
During Middle Age the northern adriatic coast was rich of saltpans and salt trade was an important source of income for local populations. In spite of the fact that the area is located so northwards where sun radiation isn't that strong, infact, sea water evaporation is favorited by the strong local wind.
During Modern age however most of the saltpans disappeared due to urban expansion... Borgo Teresiano and the suburbs of Valmaura in Trieste, the industrial areas of Trieste and Muggia, as well as Portoroz turist harbour, all are situated on the site of pre-existant saltpan works.
Le uniche saline rimaste al giorno d'oggi sono quelle nelle baie di Strugnano e di Sicciole. Ancora attive fino alla seconda guerra mondiale, hanno poi subito una fase di decadenza e di abbandono.
Fortunatamente la Repubblica Slovena, pur contando su un'estensione costiera di si e no una trentina di chilometri, ha ritenuto di dover valorizzare questo importante patrimonio storico e naturalistico. Le antiche saline sono oggi in parte Parco Naturale e Museo all'aperto ed in parte nuovamente in uso per l'estrazione del sale.
The only saltpan works still in existence can be found in the bays of Strunjan and Sečovlje. They were active until Second World War, after which they underwent a phase of decay and desertion.
Luckily Slowenian Republic, in spite of its coastline length amounting to less than 40km, took the decision to restore this important natural and historic heritage. Nowadays the old saltpans are a Natural Park and Museum and in part are back in use for the extraction of sea salt.
Passeggiare lungo le vasche e i canali è un'esperienza davvero unica e di grande suggestione.
Avere poi la scusa di sostarci a lungo per lavorare "en plein air" poi si avvicina alla completa felicità :)
A lazy walk along the saltpans ponds and channels is a unique and enchanting experience.
But when you have the excuse to stay there longer to work "en plein air"... well, in my opinion this is next to perfect happiness ;)
Col termine "macchina" i salineri chiamavano le pompe a vento introdotte all'inizio del ventesimo secolo per estrarre l'acqua dalle vasche. Alcune macchine sono state restaurate e nei mesi caldi sono di nuovo in funzione.
The word "macchina" (=machine) was used by saltpan workers for the wind pumps that were introduced at the beginning of twentieth century. Abandoned after Second World War, some of them have recently been restored and demonstrations are held during summer months.
giovedì 7 maggio 2009
Castel Lueghi
This Castle is better known as "Predjama Castle", but i prefer its older name, the first name i was told as a child, since it reminds me of the adventures of its owner, the bandit Erazmus Lueger. The legend says that during a siege he used to mock the besieging soldiers by dropping on their heads fresh fruits and vegetables. The maze of tunnels that links the cave behind the castle with the above plateau and, so they say, with Vipava river infact allowed him a constant contribution of food from the surrounding farms. Erazmus was killed by treason: one of his servants told his enemies the place where the knight used to sleep, and that place of course became their target.
Benché a non più di mezz'ora di macchina da Trieste, erano almeno quindici anni che non ci andavo... sicuramente da prima delle recenti ristrutturazioni. Ho trovato il posto assolutamente delizioso, circondato da un paesaggio da favola :)
Although there is no more than half an hour drive from Trieste, I haven't been there for at least fifteen years. For sure it was before recent renewing works... I found it absolutely pleasant and surrounded by a faery tale landscape...
venerdì 24 aprile 2009
Horti Tergestini
martedì 21 aprile 2009
Vacanze pasquali
Which better time than Easter to work "en plein air"? Weather is warm, air is full of parfumes and birds' songs. The world is full of colours asking nothing more than my palette... in a word: paradise ;)
Questo è il risultato del mio lavoro durante queste vacanze: 3 giorni su 6 dedicati alla pittura non è male :)
This is my holiday work. 3 painting days out of 6 is not a bad average :)
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
lunedì 6 aprile 2009
La valle dei pomi
"Apple valley" is the popular name dor the upper valley of river Timavo, in the region of Brkini, Slowenien, about half an hour drive from Triest. It is an area I discovered just recently (after the disappearing of border formalities an entire new area has offered itself to my weekend outings) and that offers spectacular subjects for "en plein air" work. Last saturday, in full Spring blossoming it was pure paradise!
domenica 22 marzo 2009
Le foglie morte
"Les Feuilles mortes" - 2009
Acrilico su tela. 60*60 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
mercoledì 18 marzo 2009
Studi di figura
One of the things i like best is drawing a model. Thanks a lot to my friend Laura and her "laboratorio della Pazienza Attiva" for offering me this opportunity :)
"Nudo con scialle" - 2009
Fusaggine e gesso su carta. 70*50 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
Fusaggine e gesso su carta. 50*70 cm.
Copyright © Cristina Marsi. All rights reserved!
sabato 14 marzo 2009
Il compleanno della signora Ada
Ada, a lovely lady, has just celebrated her 101st birthday. This is my special gift for her.
http://cucinariodinonnaivana.blogspot.com/2009/02/un-compleanno-specialeper-ada.html
giovedì 12 marzo 2009
Una finestra nella sabbia
Walking in the shallows in Grado i stopped to reflect...
lunedì 9 marzo 2009
En plein air
Per lavorare sul posto uso i pastelli ad olio ed un modestissimo foglio di carta d'impacco avvolto su una tavoletta di faesite. Il lato ruvido della carta tiene bene il pigmento ed il colore naturale dello sfondo ben si presta a schizzi di paesaggio. I colori tuttavia risentono molto della temperatura: ci sono giorni in cui riesco a malapena a farli "prendere", mentre in altri si fondono solo a guardarli. Ieri comunque è stato perfetto, nè troppo caldo nè troppo freddo, aria pulita, non troppa gente in giro...
I just love working "en plein air"! And yesterday, after a neverending winter i managed at last to drive all my painting gear to Strunian. A couple of hours of pure paradise followed by a very nice trek in the hills.
To work "en plein air" I favorite oil pastels and brown package paper (wrapped on a board). The rough side of the paper has enough texture to keep pigment and its browning natural color is perfect for landscape sketches. Color sticks however can be deeply influenced by temperature: some days they are very hard, other theys they just melt when you look at them ;) Yesterday however it was perfect: not too cold, not too hot, fresh sea air and not too many people around...
sabato 7 marzo 2009
Sapori d'autunno
A bit strange, talking about autumn just when spring is in the air, but I am not going to wait six months to publish these pieces ;)
Il sommaco (a dir la verità sarebbe lo scotano, essendo il sommacco una pianta diversa, ma c'è poco da fare, a Trieste tutti lo chiamano sommacco) con il suo rosso intenso è il colore dominante del Carso ottobrino.
This bush, called "sommaco" in Triest, although real "sommaco" is a quite different plant, turns red in autumn thus transforming the land into an ocean of fire .
L'osmiza è un'altra caratteristica del Carso. Assomiglia un po' agli "heuriger" austriaci e consiste in un'osteria/ristorante che viene temporaneamente aperta sull'aia di una fattoria e dove si possono gustare prodotti locali e soprattutto vino. La parola "osmiza" viene dallo sloveno "osem" che vuo dire otto. Questo perché durante l'impero asburgico i contadini avevano una licenza temporanea di vendita dei loro prodotti che durava otto giorni.
The word Osmiza comes from the slowenish "osem" meaning eight, because under Habsburg Empire farmers were allowed to sell their own wine for eight days. Not much dissimilar from wiener "heuriger", osmiza are still present on the Karst around Triest. Nowadays they open for more than eight days, and are a kind of temporary pub/restaurant often on the yard of a private house/farm where you can drink wine, eat local products, and in general enjoy company, sing and be happy.
Quando ai miei tempi pre-riforme la scuola iniziava il 1° ottobre, i bambini di prima che frequentavano il loro primo giorno di scuola venivano chiamato "remigini" in onore di San Remigio che si celebrava appunto il 1° ottobre. Spesso al mio primo giorno di scuola mi capitava di camminare su distese di ricci e tornavo a casa con la cartella e le tasche piene di lucide castagne d'India, assolutamente immangiabili, ma non per questo meno desiderabili. Ancora oggi, tenere in mano una di queste castagne mi fa ritornare bambina.
Once upon a time, when i was a young girl, before our silly governemt decided to adapt school calendar to northern Europe standards -bah, going to school when it is still warm enough to swim!!! -, school used to start on October the 1st. So first graders at their first day of school were called "remigini" to remember Saint Remy who was celebrated on October the 1st. In those days, on my path to school I used to walk on thousands of horsechestnut husks and often I came home with pockets and bag full of these shiny albeit unedible fruits. Still now, handling one of these fruits just out of the husk makes me feel like a child again.
martedì 24 febbraio 2009
Fratelli
Matteo e Tommaso sono i figli di cari amici.
This time i tried a portrait, and a double one!
Matteo and Tommaso are the sons of some very dear friends of mine.
giovedì 19 febbraio 2009
Villa Revoltella
Built at the end of 19th century by will of Barone Pasquale Revoltella as his summer residence, Villa Revoltella and the luscious park surrounding it were left, at his unheired death, to the city of Trieste for the joy and pleasure of the citizens. Now Villa Revoltella garden is one of the most loved, especially by children.
Il parco è una delle mie mete preferite per lavorare "en plein air", circondata dal cinguettio degli uccellini e dal chiacchiericcio dei bimbi.
The park is one of my favourite "en plein air" locations. There I can work surrounded by birds singing and children chatting.
La giostra, costruita negli anni '50, è stata la gioia della sottoscritta, da bambina. Tuttora in funzione, anche se un po' cigolante, continua ad essere l'attrazione più richiesta. E' divertente sentire genitori e nonni raccontare ai bimbi come anch'essi avessero fatto gli stessi giochi su quella giostra :)
The Merry-go-round was built in the fifties and used to be my favourite attraction, as a child. It is still in working order, albeit a bit creaking and squeaking, and it is still the most loved attraction. It is fun to hear granddads and moms telling children how they used to play the same games on it.
sabato 14 febbraio 2009
Il Trittico del Mare
La sfida in questo caso è stato ricreare la "texture" della sabbia. Mi è venuto in aiuto... lo spazzolino da denti! ;)
I like walking on the beach in Grado, especially on the shallows, where people are few and you can find little treasures in every corner.
The challenge here was to recreate sand texture. I was helped by... my toothbrush! ;)
giovedì 12 febbraio 2009
Scuola di disegno
Sick of usual still lives, this time i decided to study human figure... and my collegues proved to be perfect and free models ;) Busy with their studies, they didn't notice me until i showed them my sketch...
mercoledì 11 febbraio 2009
Marine
Probably because sea is part of my everyday life, as well as of my ancestral history, I have always been fascinated by the eternal and yet original interaction of water and light...
"Marea" - 2005
Acrilico su cartone telato. 30*40 cm.
© Cristina Marsi. All rights reserved!
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Motivi ancora più astratti nel movimento delle onde...
© Cristina Marsi. All rights reserved!